Aprile 2020

Le incognite nella ripresa delle attività produttive

Nelle dichiarazioni di Massimo Paniccia, Presidente di Confapi FVG

“Quanto più ritarda la ripresa delle attività produttive, tanto più problematica sarà la ripartenza per l’economia.”


Fino ad oggi le imprese che potevano continuare ad operare hanno dato soprattutto seguito alle commesse e agli ordinativi precedenti all’emergenza epidemiologica, in sostanza maturati fino al febbraio scorso. Ma, al suo insorgere sono letteralmente venuti a mancare gli ordinativi, sia in Italia, dove la domanda da tempo è estremamente debole, sia dall’estero, sia dal settore privato sia dal settore pubblico. Il rischio maggiore è che l’industria locale e nazionale possa perdere le posizioni che avevano duramente acquisto all’estero a vantaggio di una concorrenza, che non ha conosciuto vincoli e limiti posti dalle norme italiane.

Riprendere e ricucire tutti i rapporti con la clientela e con la committenza è altrettanto fondamentale del disporre della liquidità necessaria per far fronte all’emergenza. Anzi, il primo aspetto è propedeutico al secondo, senza di quello, infatti, non vi saranno i mezzi necessari per onorare gli obblighi dei rimborsi delle iniezioni di liquidità.

Primario è, dunque, mettere le imprese nelle condizioni di riattivare l’attività commerciale, di non vedere interrotta la circolarità dei pagamenti da parte del settore privato e del settore pubblico e di liberarle da subito di oneri burocratici che ne impediscono o ne rallentano l’operatività.

Su entrambi questi punti non vi è ancora piena consapevolezza e senso di responsabilità da parte di tutti gli attori, in quanto sono ancora in troppi a contrapporre emergenza sanitaria a emergenza economica e a subordinare la seconda alla prima. Le due vanno affrontate contestualmente.

L’auspicio è che si sappia trarre lezione anche sotto il profilo economico da questa terribile esperienza, che si volti completamente pagina nei rapporti delle imprese con la pubblica amministrazione, liberandole da quel clima di sospetto che le avvolge, e si sappia davvero riconoscere le cose importanti per la comunità nazionale da quelle che non lo sono o lo sono di meno.