Denatalità e mercato del lavoro

L'andamento demografico e gli effetti sul mercato del lavoro

Si stima che fra 10 anni il FVG avrà 91.000 residenti in meno nella fascia tra i 15-64 anni per una riduzione stimata della forza lavoro pari a -79.000 unità.

Quali strategie adottare per far fronte al problema?


DICHIARAZIONE DI MASSIMO PANICCIA, PRESIDENTE DI CONFAPI FVG

Il fenomeno c’è, è in atto da molti anni e non si arresterà, e questo andamento demografico caratterizzato da denatalità, invecchiamento della popolazione e forza lavorativa con speranza di vita molto più elevata rispetto al passato, ha e avrà enormi implicazioni sulla composizione del mercato del lavoro e sul funzionamento dell’incontro tra la sua domanda e offerta.

Lo si tocca con mano nel nostro Paese e in particolare nei nostri centri abitati più piccoli, specie se si trovano in periferia o in montagna e con un forte rischio di spopolamento.

È il caso di Prato Carnico, un comune della nostra montagna che, come testimonia il Sindaco Erica Gonano, a fine 2023 conta 825 persone e che negli ultimi 10 anni ha perso quasi il 25% dei suoi residenti, registrando una natalità ridottissima: infatti, nel 2023 si è registrata un’unica nascita (censimento del 2001= 1065 residenti, nel 2011= 927, al 31/12/2023 = 825; nati 2023 = 1 nato, con saldo naturale -16).

Si tratta di un cambiamento che chiama tutti a riflettere sulle strategie da adottare.

L’approccio non è semplice, non sarà unico e non potrà avere effetti immediati e agirà su più variabili partendo dalla promozione della famiglia e della cultura del lavoro produttivo, giustamente regolamentato e remunerato per giungere a:

  1. politiche volte a rallentare il calo demografico;
  2. politiche migratorie e di integrazione di forza lavoro straniera;
  3. migliorare la sostenibilità del lavoro in età avanzata per gestire il disequilibro tra percettori di pensione e lavoratori;
  4. agire sull’organizzazione e sulla qualità del lavoro per gestire la forte mobilità dei lavoratori più giovani - sia con competenze, sia meno qualificati - caratterizzata sempre più da un aumento di dimissioni, di turnover e di flussi tra posti diversi di lavoro.

Quello che, invece, si può fare da subito, e che CONFAPI FVG sta realizzando da tempo a beneficio delle Imprese Associate, come soluzione sussidiaria e concreta per accedere ad una forza lavoro qualificata, è la procedura del decreto flussi che permette di assumere il lavoratore qualificato proveniente dai paesi esteri con cui l’Italia ha in atto degli accordi. Sull’immediato la politica dei flussi è utile e opportuna perché le imprese hanno bisogno di coprire dei vuoti che sono oggettivi.

Il ruolo di CONFAPI FVG è fondamentale nel gestire una procedura molto complessa che coinvolge: l’impresa, il lavoratore straniero, il Ministero degli Interni e del Lavoro e la nostra Regione attraverso la Direzione Regionale Lavoro.

CONFAPI FVG, attraverso gli accordi sottoscritti a livello nazionale con il Ministero, facilita la pratica per l’inserimento del lavoratore e presenta la domanda per conto dell’impresa, sollevandola da ogni incombenza.

CONFAPI FVG concluderà lunedì 18/3 p.v. il procedimento di trasmissione telematica delle istanze di tante imprese del nostro territorio.

Lo strumento funziona e può essere migliorato e quello che chiediamo a livello nazionale, anche per il tramite della nostra Regione, è di incrementare le quote di ingresso disponibili per il nostro territorio regionale, per adeguarle al reale fabbisogno delle imprese.

Udine, 16 marzo 2024