La partecipazione di Confapi nazionale al tavolo di Palazzo Chigi

L'intervento del Presidente Maurizio Casasco all'incontro del Governo con le parti economiche e sociali

Il 26 luglio scorso il Presidente di Confapi, Maurizio Casasco ha preso parte, a Palazzo Chigi, al tavolo fra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, e le parti economiche e sociali, presenti anche i Ministri dell’economia, Daniele Franco, del lavoro, Andrea Orlando, della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e delle politiche agricole, Stefano Patuanelli.

Si è trattato di una riunione molto pragmatica e produttiva in cui Confapi ha illustrato le proprie istanze ed ha ascoltato il Governo su quanto intende realizzare nei prossimi due mesi.

Casasco ha sottolineato il fatto che stiamo vivendo un momento di grande preoccupazione per la tenuta economica del Paese e che per questo occorre grande senso di responsabilità da parte di tutti. I temi principali che ha portato al tavolo sono stati tre: energia, liquidità alle aziende e lavoro.

Il Presidente di Confapi ha ribadito che stiamo assistendo al “Covid” della nostra manifattura con magazzini pieni e ordinativi scarsi e che questa deve affrontare costi dell’energia alle stelle, mentre si prospetta un autunno ancora più difficile.

Sul tema energia, ha sottolineato la necessità di rimodulare il regime d’aiuto del “de minimis” che già impedisce a tante piccole e medie imprese di usufruire dei crediti di imposta e di altri sostegni. È fondamentale, inoltre, il prolungamento del credito d’imposta riconosciuto sia alle imprese energivore che non energivore per coprire tutto il 2022. Ha chiesto una modulazione del costo dell’energia parametrato al costo di generazione nonché la sospensione per tutto il 2022 degli oneri generati dal servizio pagato a Terna per il Capacity market che ammonta a 1,7 miliardi di euro.

Sul fronte della liquidità, la Sace e il Medio Credito Centrale devono intervenire semplificando il finanziamento alle imprese, allungando la restituzione del prestito da 8 a 12 anni e dando la possibilità di rinegoziarlo a chi lo aveva già ottenuto a quelle condizioni. Ha chiesto anche di prolungare la moratoria sui prestiti garantiti dalla Sace, scaduta lo scorso 30 giugno, al 31 dicembre di quest’anno.

Sul fronte lavoro, Casasco ha ricordato come la Confederazione delle piccole e medie imprese sia stata la prima a proporre di defiscalizzare gli aumenti salariali. Su questa linea ha chiesto che vengano innalzati i tetti dei benefit defiscalizzati del welfare aziendale e che vengano detassati tutti i premi di produzione. Siamo favorevoli – ha detto – ad aumentare il netto dei salari dei dipendenti, a fronte, ovviamente, di interventi su energia e liquidità e di una maggior flessibilità nel mondo del lavoro. In vista dell’autunno bisognerebbe anche pensare ad una cassa integrazione, come avvenuto per il Covid, perché sarà fondamentale alleggerire il carico fiscale delle aziende e tenere allo stesso tempo agganciati i lavoratori che sono la vera risorsa della piccola e media industria.

Casasco ha ringraziato il Presidente Draghi per il suo operato anche in campo internazionale e tutti i Ministri, in particolare i ministri Di Maio, Giorgetti e Orlando, con i quali Confapi ha avuto un costante e utile confronto e una proficua e continuativa collaborazione.

Infine, ha ricordato come Confapi e le sue industrie siano fortemente radicate sui territori, che rappresentano - e hanno - una valenza non solo economica, ma anche sociale. Quindi, partendo da questo senso di responsabilità, ha assicurato al Presidente Draghi la volontà della Confederazione di rimboccarsi, una volta di più, le maniche, di continuare a lavorare per il Paese e di fare la propria parte come sempre ha fatto.


27 luglio 2022